
La madre tossica: riflessioni
A distanza di quasi due anni dalla pubblicazione dell’articolo sulla madre tossica e ad un anno dall’uscita del pdf “la madre tossica: istruzioni per l’uso” dedicato agli adolescenti , continuo a ricevere mail di ragazzi e ragazze esasperati dalla situazione familiare ed in cerca di aiuto e soluzioni.
Ecco alcune riflessioni in merito:
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Tutti loro hanno paura, sono arrabbiati, pensano addirittura di essere depressi, si sentono in trappola e sentono che stanno sprecando gli anni migliori della loro vita!
” Non so cosa fare…mi sento sempre nervoso , arrabbiato e non riesco a sfogare la mia rabbia”.
“Come possiamo stare lontani io e mio fratello dalla tossicità della nostra famiglia?”
“E’ da più di un anno che non riesco più a vivere, a sentirmi felice.”
“Ha troppo controllo maniacale su di me, non so più cosa fare”
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Sono solitamente molto lucidi nell’esporre la situazione, ed in maniera altrettanto chiara mi arriva la loro sofferenza.
Spesso entrano in un vortice di lamentele (sacrosante!) però associate ad una non-azione (non hanno idea di cosa fare e restano come bloccati).
La sofferenza è psicofisica ed è una reazione che alla lunga toglie forza.
“Mi sento inadeguata su tutto, sempre sbagliata e fragilissima”
“Vorrei essere amata per quella che sono!”
Per mia madre ho solo doveri e responsabilità, mai un gesto d’ affetto..”
“Mi sta rovinando la vita, mi ha portato via l’infanzia e l’adolescenza”
“Lei è sempre molto frustrata e arrabbiata con me, mentre tratta bene mio fratello al quale mi paragona continuamente..”
“Lei dice che non sono un buon figlio e tante altre cose vomitevoli dette dalla bocca di una mamma..”
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Nonostante siano loro le vittime di una situazione che non hanno scelto, questi ragazzi vivono enormi sensi di colpa.
La madre tossica: riflessioni
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Col passare dei mesi però, ho cominciato a ricevere mail anche da una fascia d’età più alta, 30/40.
Quello che è emerso è che molte donne e uomini continuano a vivere la relazione tossica con la loro madre anche da adulti ed anche quando loro stessi sono diventati genitori.
“Mi critica continuamente e critica anche mio figlio!”
“Ho 40 anni e non ho mai accettato di avere una madre che anteponesse ai miei bisogni i suoi”
“L’ ho sempre giustificata e perdonata, … però adesso che ho una bambina piccola… non voglio diventare come mia madre!”
Avere una madre invasiva, tossica, infantile …ha reso difficili le miei relazioni con le donne…”
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La cosa più importante che si evidenzia è che è tutta una questione di confini.
Non ne sono mai stati messi di sani, o non abbastanza. Rassegnarsi e sopportare non è mettere confini sani, serve solo all’apparenza, ma la sofferenza e le conseguenze continuano ad esserci.
Da adulti ci si sente ancora più incastrati nella relazione e ci si sente spesso inadeguati come genitori, ancora troppo figli per fare il passaggio generazionale necessario.
La madre tossica: riflessioni
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Un’altra cosa significativa è che ho ricevuto qualche mail anche da donne che temevano di essere una madre tossica!
“Mi rendo conto di essere io la madre tossica….vorrei aiutarlo ma ho paura invece che è per colpa mia se sta così..”
“I miei figli mi accusano di essere controllante, devo evitare di mandare troppi messaggi per farli stare meglio?”
Ovviamente mi fanno molta tenerezza , perché si pongono il problema di essere o meno una madre tossica.
Purtroppo anche per il troppo amore si commettono sbagli e si finisce per essere protettivi anche quando non è più una priorità.
I figli hanno bisogno della certezza di sapere di poter ricevere aiuto se ne hanno bisogno, ma non dell’onnipresenza dei genitori.
Poco importa se le intenzioni del genitore, della mamma in questo caso sono buone o meno…
Ringrazio tutti per aver voluto condividere