Il Copione Familiare e la sua Ripetizione Generazionale nella Madre Tossica
Il concetto di copione in psicologia, introdotto da Eric Berne nell’ambito dell’Analisi Transazionale (AT), rappresenta un piano di vita inconscio che si forma durante l’infanzia e guida le scelte, i comportamenti e le relazioni di un individuo nella vita adulta.
Questo copione è influenzato dalle prime interazioni con le figure genitoriali e dalle decisioni che il bambino prende in risposta a tali esperienze.
Queste decisioni, spesso inconsce, diventano schemi ripetitivi che possono limitare la libertà emotiva e relazionale della persona.
Secondo Berne, il copione si sviluppa attraverso messaggi genitoriali (detti anche ingiunzioni), che possono essere positivi o negativi.
Ad esempio, una madre che ripete costantemente al figlio “Non sei abbastanza bravo” trasmette un messaggio negativo che può portare il bambino a interiorizzare un senso di inadeguatezza. Questo messaggio diventa parte del copione e influenza la sua autostima, le sue scelte e le sue relazioni da adulto.
Il copione è composto da tre elementi principali:
1. Il Mandato: I messaggi genitoriali diretti o indiretti che il bambino riceve.
2. La Decisione Infantile: Come il bambino interpreta e reagisce a questi messaggi.
3. Il Piano di Vita: Il modo in cui il copione si manifesta nella vita adulta, influenzando relazioni, carriera e benessere emotivo.
Il copione familiare è , quindi, un insieme di regole, aspettative e comportamenti che definiscono le relazioni all’interno di una famiglia.
Questo copione è spesso inconscio e viene trasmesso attraverso:
Modellamento: I bambini imparano osservando e imitando i comportamenti dei genitori.
Comunicazione implicita: Messaggi non verbali, toni di voce e reazioni emotive che trasmettono valori e norme familiari.
Esperienze traumatiche: Eventi dolorosi non elaborati possono diventare parte del copione, influenzando le relazioni future.
Meccanismi di Ripetizione
La ripetizione del copione familiare è guidata da diversi meccanismi psicologici:
Identificazione con l’aggressore: I bambini possono interiorizzare i comportamenti dei genitori, anche se dannosi, come meccanismo di difesa.
Lealtà familiare: Il bisogno di mantenere un legame con la famiglia di origine può portare a replicare schemi disfunzionali.
Modelli operativi interni: I modelli mentali delle relazioni, basati sulle esperienze infantili, guidano il comportamento nelle relazioni future.
Trauma non risolto: Esperienze traumatiche non elaborate possono portare a ripetere inconsciamente gli stessi schemi.
La Ripetizione del Copione Genitoriale
La ripetizione del copione genitoriale è un fenomeno in cui un individuo, spesso inconsciamente, riproduce nella propria vita adulta i modelli comportamentali, relazionali o emotivi appresi dai propri genitori.
Questo avviene perché il copione, essendo radicato nell’inconscio, viene percepito come “normale” o familiare, anche se disfunzionale.
Ad esempio, una figlia cresciuta in un ambiente ipercritico o manipolatorio, potrebbe ritrovarsi a ripetere lo stesso schema nelle sue relazioni.
Potrebbe cercare partner che la trattano con lo stesso distacco o controllo che ha sperimentato da bambina, perpetuando così il ciclo di disfunzione.
Questo fenomeno è noto come coazione a ripetere, un concetto introdotto da Sigmund Freud, che descrive la tendenza a rivivere esperienze traumatiche o dolorose in contesti diversi.
Un Esempio Pratico
Immaginiamo una donna, Maria, cresciuta con una madre narcisista che minimizzava i suoi successi e la criticava costantemente.
Da adulta, Maria potrebbe:
1. Scegliere partner che la svalutano, perché questo schema le è familiare.
2. Lottare con una bassa autostima, sentendosi costantemente inadeguata.
3. Ripetere inconsciamente i comportamenti della madre nelle sue relazioni con i figli, perpetuando il ciclo di tossicità.
Ricerche sulla Ripetizione del Copione
La ripetizione del copione è strettamente legata al concetto di coping, ovvero le strategie che un individuo mette in atto per affrontare situazioni stressanti o traumatiche.
Le ricerche hanno dimostrato che le persone tendono a utilizzare strategie di coping apprese durante l’infanzia, anche quando queste sono disfunzionali.
Uno studio di Van der Kolk (2014) ha esplorato come i traumi infantili influenzino le strategie di coping e la ripetizione di schemi disfunzionali nella vita adulta.
Secondo la ricerca, i bambini che crescono in ambienti tossici sviluppano spesso meccanismi di coping come l’ipervigilanza, l’evitamento o la dissociazione, che possono persistere da adulti e contribuire alla ripetizione del copione genitoriale.
Un altro studio rilevante è quello di Bowen (1978), che ha introdotto il concetto di trasmissione intergenerazionale dei modelli familiari.
Bowen ha dimostrato che i modelli disfunzionali, come la manipolazione o il controllo, possono essere trasmessi da una generazione all’altra attraverso il copione familiare.

Il Copione familiare della Madre Tossica
Nella madre tossica, il copione familiare si manifesta attraverso comportamenti e dinamiche specifiche, spesso radicate in un’infanzia segnata da carenze affettive, abusi o negligenza.
Alcuni elementi comuni includono:
Controllo e manipolazione: La madre tossica può usare il controllo emotivo o fisico per mantenere il potere nella relazione con il figlio.
Critica e svalutazione: Comportamenti che minano l’autostima del figlio, spesso replicando schemi subiti durante l’infanzia.
Triangolazione: Coinvolgere terze persone (ad esempio, altri figli o il partner) per creare alleanze o conflitti.
Inversione di ruoli: La madre può aspettarsi che il figlio soddisfi i suoi bisogni emotivi, invertendo i ruoli genitore-figlio.
Il copione familiare della madre tossica spesso ha origine in una storia familiare segnata da:
Attaccamento insicuro: Una relazione disfunzionale con i propri genitori può portare a sviluppare uno stile di attaccamento ansioso o evitante.
Traumi intergenerazionali: Esperienze di abuso, abbandono o negligenza possono essere trasmesse di generazione in generazione.
Modelli culturali o sociali: Norme culturali che giustificano o normalizzano comportamenti tossici possono rafforzare il copione.
Ripetizione Generazionale
La madre tossica tende a ripetere il copione familiare perché i comportamenti tossici possono essere percepiti come “normali” se vissuti durante l’infanzia. Inoltre senza un lavoro introspettivo o terapeutico, la madre può non riconoscere i propri schemi disfunzionali, perchè non ne è de tutto consapevole.
E infine ripetere il copione può essere un tentativo di riprendere il controllo su una vita percepita come caotica o dolorosa.
Conseguenze per il Figlio
Il copione della madre tossica può avere profonde conseguenze per il figlio, perchè la critica costante e la svalutazione possono minare la fiducia in sé stessi.
Il figlio può sviluppare schemi di attaccamento insicuri, influenzando le relazioni future. e , a sua volta, senza consapevolezza, può finire per replicare comportamenti tossici nelle relazioni con i propri figli o partner.
Interrompere il Ciclo
Per interrompere il ciclo della ripetizione generazionale, è necessario lavorare con un professionista per elaborare traumi passati e sviluppare strategie relazionali più sane.
In terapia ,infatti , sarà possibile riconoscere i propri schemi disfunzionali e le loro origini, imparare a riconoscere e gestire le proprie emozioni in modo costruttivo e scegliere consapevolmente di agire in modo diverso rispetto al copione familiare.
Il copione familiare della madre tossica è un fenomeno complesso, radicato in esperienze passate e dinamiche intergenerazionali. Comprendere e interrompere questo ciclo richiede consapevolezza, impegno e spesso l’aiuto di un professionista. Attraverso la terapia e l’educazione emotiva, è possibile rompere il ciclo della disfunzione e costruire relazioni familiari più sane e supportive.