Approfondimento sull’Incuria Emotiva
L’incuria emotiva è un concetto che ha guadagnato attenzione nella psicologia clinica e dello sviluppo negli ultimi decenni.
Ne ho parlato nell’ultimo articolo, e oggi voglio presentarvi alcuni studi sull’argomento, che hanno indagato cause, conseguenze nell’infanzia e conseguenze nell’età adulta.
Riprendiamo il concetto partendo da questa definizione di Jonice Webb, psicologa clinica e autrice di “Running on Empty: Overcome Your Childhood Emotional Neglect”, che definisce l’incuria emotiva come una mancanza di risposta sufficiente ai bisogni emotivi di un bambino da parte dei caregiver.
Questo tipo di negligenza non è necessariamente intenzionale, ma deriva spesso da una mancanza di consapevolezza o di capacità da parte del genitore di riconoscere e rispondere alle emozioni del figlio.
Webb sottolinea che l’incuria emotiva è diversa dall’abuso emotivo, che implica atti attivi di denigrazione o manipolazione.
L’incuria emotiva, invece, è un’omissione: è ciò che non accade, come la mancanza di conforto, di attenzione o di convalida. Questo la rende particolarmente insidiosa, poiché è difficile da identificare sia per il bambino che per l’adulto che ne è stato vittima.
Cause dell’Incuria Emotiva
Le cause dell’incuria emotiva sono multifattoriali e spesso interconnesse.
Uno studio di Shipman et al. (2007) pubblicato su Child Maltreatment ha evidenziato che i caregiver che hanno sperimentato a loro volta incuria emotiva durante l’infanzia hanno maggiori probabilità di ripetere inconsciamente gli stessi schemi con i propri figli.
Questo fenomeno è noto come “trasmissione intergenerazionale della negligenza emotiva”.
Inoltre, ricerche condotte da Cassidy e Shaver (2016) nel loro libro “Handbook of Attachment” suggeriscono che i caregiver con disturbi psicologici non trattati, come depressione o ansia, possono essere emotivamente non disponibili per i loro figli.
La depressione, in particolare, può portare a una ridotta capacità di rispondere ai segnali emotivi del bambino, creando un ambiente in cui i bisogni emotivi vengono trascurati.
Anche fattori ambientali, come lo stress cronico o la povertà, possono contribuire all’incuria emotiva.
Uno studio di Evans e Kim (2013) pubblicato su Developmental Psychology ha dimostrato che lo stress ambientale può compromettere la capacità dei genitori di fornire supporto emotivo, portando a una maggiore probabilità di incuria emotiva.
Conseguenze nell’Infanzia
Le manifestazioni dell’incuria emotiva nell’infanzia possono variare a seconda dell’età e del temperamento del bambino.
Tuttavia, alcune caratteristiche comuni sono state identificate dalla ricerca.
Uno studio di Grossmann e Grossmann (1991) ha evidenziato che i bambini che la sperimentano tendono a sviluppare uno stile di attaccamento insicuro, caratterizzato da ritiro emotivo o da un’eccessiva dipendenza dagli altri.
Inoltre, ricerche condotte da Eisenberg et al. (1998) pubblicate su Child Development hanno dimostrato che i bambini che non ricevono una risposta adeguata alle loro emozioni possono sviluppare difficoltà nel riconoscere e regolare le proprie emozioni.
Questo può portare a comportamenti regressivi, come enuresi notturna, o a una bassa autostima, poiché il bambino interiorizza il messaggio che le sue emozioni non sono importanti.
Conseguenze a Lungo Termine
Le conseguenze dell’incuria emotiva possono persistere nell’età adulta e influenzare vari aspetti della vita.
Uno studio di Mikulincer e Shaver (2007) pubblicato su Attachment in Adulthood ha dimostrato che gli adulti che hanno sperimentato incuria emotiva durante l’infanzia hanno maggiori probabilità di sviluppare difficoltà nelle relazioni intime, temendo il rifiuto o l’abbandono.
Inoltre, ricerche condotte da van der Kolk (2014) nel suo libro “The Body Keeps the Score” hanno evidenziato che può portare a una scarsa regolazione emotiva, con individui che sperimentano difficoltà nel gestire stress, ansia o rabbia.
Questo può manifestarsi in meccanismi di coping disfunzionali, come l’abuso di sostanze o comportamenti autolesionistici.
Infine, uno studio di Gilbert et al. (2009) pubblicato su Clinical Psychology Review ha dimostrato che l’incuria emotiva è associata a un aumento dell’autocritica e del perfezionismo.
Gli individui che non hanno ricevuto convalida emotiva durante l’infanzia possono sviluppare standard irrealistici per sé stessi, portando a una costante sensazione di inadeguatezza.
E’ chiaro che è un fenomeno complesso che può avere profonde conseguenze sullo sviluppo emotivo e psicologico.
Attraverso la ricerca e la pratica clinica, è diventato chiaro che riconoscere e affrontarla è essenziale per promuovere il benessere emotivo e relazionale.