La tecnica dell’ancoraggio

La tecnica dell’ancoraggio

Cos’è l’ancoraggio?

L’ancoraggio è il meccanismo che associa uno stimolo esterno o interno ad una risposta emotiva e può svilupparsi sia attraverso un’azione ripetuta, sia tramite un’unica situazione originale in cui la sensazione è stata particolarmente intensa.

Un semplice e potente strumento che consente di superare momenti negativi, migliorare le proprie prestazioni, catturare l’attenzione degli ascoltatori e massimizzare la propria produttività.

L’ancoraggio è una reminiscenza del famoso esperimento di Pavlov coi i cani.

I cani alla vista del cibo salivavano. Ogni volta che veniva fornito loro del cibo, Pavlov suonava un campanello. Pavlov quindi ha ripetuto la procedura cibo + campanello per alcuni giorni.

Alla fine era sufficiente suonare il campanello per provocare della salivazione.

La tecnica dell'ancoraggio
La tecnica dell’ancoraggio

Non solo i cani però possono essere “ancorati” – quante volte sentendo una canzone anche solo poche note si entra in uno stato di felicità, gioia, o anche malinconia?

Ecco questo è un esempio di àncora inconscia, venutasi a creare per caso.

Richard Bandler e John Grinder mentre formalizzavano la programmazione neuro linguistica, hanno preso nota di questo e hanno strutturato un protocollo per creare àncore in maniera conscia e duratura.

Le differenze dai modelli comportamentali sono sostanzialmente due:

1.Per stabilire l’ancoraggio non occorre un lungo condizionamento ma sarà spesso l’esperienza iniziale quella che lo fisserà nel modo più saldo.

2.Per fissare l’associazione tra l’àncora e la risposta non è necessario rinforzarla con compensi o rinforzi diretti. Al pari del condizionamento, anche il rinforzo contribuirà al fissaggio dell’àncora, ma non è una condizione indispensabile.

La tecnica dell’ancoraggio

Questa tecnica è strettamente correlata ai sistemi rappresentazionali:

ancorare significa, infatti, stabilire uno stimolo visivo, uditivo, cinestetico, atto a provocare una risposta che è uno stato interno.

Sin da piccolissimi si àncorano a gesti, oggetti o suoni emozioni particolari che poi quando vengono ripetuti, pur se inconsciamente, fanno rivivere le stesse sensazioni…

Un esperienza negativa in ambito scolastico si può ancorare più di quanto immaginiamo  e per associazione il solo pensare a quella materia o a quel professore può riportare a stati negativi…

Oppure un oggetto  come la palla può ricordare sensazioni di gioia e divertimento …

àncore gustative, visive, uditive, e cinestetiche a cui leghiamo particolari stati d’animo sia positivi che negativi…

La tecnica dell'ancoraggio

La tecnica dell’ancoraggio

Un particolare profumo può suscitare stati d’animo positivi e, una volta ancorato, può essere utilizzato per riviverli!!!

Una festa di compleanno…una vacanza…un lutto … possono essere eventi specifici  a cui un’intera famiglia inconsciamente si àncora.

Festeggiamenti, inaugurazioni, celebrazioni….sono eventi che coinvolgono intere comunità ed essendo ripetuti nel tempo facilitano il processo di ancoraggio.

 

                                                           Proviamo ad immaginare per i cittadini

quanto potesse esse ancorato

a sensazioni di paura e angoscia

il suono della sirena

 durante la guerra…

 

 

 

 

Ma come si crea un ancora efficace?

Congruente: cioè che abbia una qualità comune con lo stato. Un urlo di guerra non sarà l’ancora più adatta per uno stato di rilassatezza, così come una carezza non sarà l’ancora più adatta per uno stato di sfida.

Unica: cioè non sia ancorata per stati diversi.

Puntuale: cioè molto circoscritta e definita. Se è cinestetica, in un punto preciso del corpo. Se è uditiva, una parola ripetuta con lo stesso tono e volume. Se è visiva, un oggetto con la stessa forma, dimensione e colore.

Ripetibile: è importante che sia attivabile in ogni contesto.

Tempestiva: è importante che sia apposta proprio prima che la persona raggiunga l’apice dello stato.

Per imparare a creare una nuova ancora bisogna individuare uno stimolo unico ed un’azione che si possa riproporre in molti contesti e non appartenga alle azioni che possiamo svolgere quotidianamente per evitare che l’ancoraggio si attivi quando non vogliamo.

L’àncora che vogliamo creare, sarà sviluppata in questo caso attraverso un’azione ripetuta. Ad esempio, ogni volta che ci sentiamo energici e pieni di forze, prendiamo l’abitudine di stringere forte i pugni e/o spruzzare un certo profumo e/o pronunciare una frase interiore o un’altra azione di nostra scelta.

Quando avremo bisogno di rivivere quella sensazione sarà sufficiente mettere in atto l’azione o le azioni ad essa ricollegate.

Se nella creazione dell’àncora invece non possiamo procedere per ripetizione si può procedere con una fantasia guidata.

In un luogo silenzioso, ci si siede comodamente e ci si rilassa chiudendo gli occhi. Con la mente cerchiamo di immaginare noi stessi in una situazione in cui potremmo vivere quella sensazione cercando di osservarci da fuori e quando la percezione raggiunge il massimo, rientriamo in noi e mettiamo in atto il rituale scelto (frase interiore, pugni chiusi, ecc.) Questa procedura va ripetuta più volte per essere efficace.

E’ anche possibile cancellare un’àncora, attraverso la desensibilizzazione: per esempio se un soggetto ha la fobia per i cani, si può aumentare a poco a poco l’esposizione ad essi, prima attraverso fotografie o video che li ritraggono, poi avendone uno dall’altra parte della stanza.

In questo modo si riduce il potere dell’àncora di evocare l’ansia alla vista di un cane.

Una tecnica per cancellare un àncora negativa e crearne una positiva è lo swish pattern: una tecnica di PNL usata per insegnare al cervello una strada nuova e un’altra direzione.

Questo strumento può cambiare i collegamenti neurali dei nostri pensieri, gli schemi mentali e i comportamenti. Secondo quanto dice Richard Bandler, è uno degli strumenti più potenti che lui abbia mai usato.

La potenza dell’ emozione non è l’unico fattore che permette di riaccedere alle risorse “ancorate”… c’è anche l’intenzione e la fiducia nel processo.

Se c’è fiducia nel fatto che l‘àncora funzionerà…questa funzionerà…!!! Non bisogna perdere di vista che l‘àncora è solo un memorandum e che fra lo stimolo e la risposta ci sono altri processi cognitivi in corso: le nostre convinzioni, i nostri schemi di riferimento, ecc…

Ed è per questo che è necessario credere nel processo, avere un’intenzione precisa che permetta di elaborare al meglio lo stimolo….

Ricordare: ridà al cuore,

Rammentare: ridà alla mente,

Rivivere: gli dà alla vita…

Marilena De Micco

Benvenuti nel mio spazio di crescita e benessere. Sono una psicologa e psicoterapeuta, specializzata in terapia Funzionale , in Mindfulness e certificata nell’applicazione della teoria polivagale in terapia. La mia missione è guidare adulti e adolescenti, insieme alle loro famiglie, verso un percorso di autenticità e serenità. Con un approccio pratico ed esperienziale, offro strumenti concreti per affrontare e superare ansia, stress, attacchi di panico, disturbi dell’umore, disturbo ossessivo compulsivo, e difficoltà emotive e relazionali. La mia esperienza si estende anche alla formazione sul benessere aziendale, dove promuovo strategie efficaci per una vita lavorativa equilibrata e produttiva. Credo fermamente nel potere trasformativo della terapia e dell’autoconsapevolezza. Se stai cercando supporto per superare i blocchi che ostacolano il tuo percorso nella vita, scuola o lavoro, sei nel posto giusto. Insieme, possiamo scoprire e coltivare il tuo potenziale per una vita più piena e soddisfacente.

Lascia un commento