“Essere creativi significa sperimentare la vita secondo il proprio modo, percepire le cose da un punto di vista personale, procedere basandosi sulle proprie risorse, capacità, fondamenti.
Significa affrontare la vita in maniera onesta e diretta, con un atteggiamento coraggioso di ricerca del dolore, della gioia, della sofferenza, della pena, della lotta, del conflitto, ed alla fine della solitudine interiore.
La creatività può emergere soltanto dalla ricerca di se stessi ed in se stessi.” Clark Moustakas
Si è detto e scritto tanto sul concetto di creatività;
quella che leggi sopra è la definizione che preferisco perché si intravede in queste parole, tutta l’energia dell’atto creativo.
Secondo molte teorie, per aumentare la creativa è necessario sviluppare il “pensiero divergente”, cioè un pensiero non ostacolato da vecchie concezioni o da vecchi metodi di ragionamento.
Per incrementare la creatività è quindi necessario osservare le cose da diversi punti di vista con una nuova prospettiva.
Una Funzione importante del nostro Se che va preservata è la capacità di stupirsi, in quanto, meravigliarsi ed incantarsi di fronte a grandi o piccole cose favorisce e accresce la creatività.
E, altrettanto importante, è saper essere nel momento presente, avere la capacità di concentrarsi su quello che si sta facendo, con una consapevolezza autentica.
Secondo gli studiosi, alcune delle caratteristiche delle persone creative sono:
l’autonomia,
l’indipendenza di pensiero,
il sentirsi liberi nell’ agire,
la presenza di un vero piacere, una vera gioia, provati nei confronti del risultato di un pensiero creativo.
La buona notizia è che non è necessario avere qualità personali straordinarie per essere creativi:
tutti siamo in grado di modificare il nostro comportamento per affrontare i problemi che la vita ci pone in modo creativo.
Ma allora cosa frena la creatività?
Intanto, i pregiudizi e i preconcetti, derivati dalle tue conoscenze pregresse, possono bloccare la creatività.
A volte ti succede di riuscir a intravedere una soluzione creativa ad un problema ma non riesci a proseguire oltre perché non ti sganci da vecchie idee, non le accantoni per seguire le nuove.
Affronti le cose sempre allo stesso modo basandoti solo sull’esperienza passata, fissandoti quindi su di un’unica modalità di procedere. È vantaggioso fare tesoro delle esperienze vissute, ma non lo è farsi fermare.
Anche la paura di rischiare è un freno ed è per questo che è sempre bene che tu sia consapevole del problema, il più possibile obiettivo, in modo da saper valutare attentamente le conseguenze e le implicazioni di una nuova idea.
Un altro freno alla creatività è la tendenza ad autogiudicarsi, ma, giudicando frettolosamente una nuova idea, la potresti scartare senza aver prima preso in considerazione tutte le implicazioni.
Un ulteriore elemento di disturbo all’espressione creativa potrebbe essere di tipo ambientale.
Potresti per esempio trovarti in un ambiente dove ci sono troppe distrazioni che distolgono la tua concentrazione, oppure perché non hai il supporto e la collaborazione di cui necessiti, o non ti vengono date abbastanza informazioni.
C’è da dire che qualche volta la nostra creatività è stimolata anche dal caso. Casualmente possiamo arrivare a soluzioni innovative ma solo se siamo pronti a raccogliere rapidamente i dati che il caso ci offre.
[message type=”simple”]Un esempio classico è quello della scoperta della penicillina.
Sir Alexander Fleming stava facendo un esperimento con dei batteri in una bacinella.
Durante la notte nella bacinella si formò la muffa e lui, uomo dalla mente flessibile ed elastica, colse l’indizio del caso e invece di buttare via la coltura la esaminò e… il resto è storia![/message]
E, proprio perché spesso la soluzione creativa la si può trovare laddove non la si cerca, è utile a mio avviso provare a vedere quali soluzioni sono state trovate da altre persone per un problema simile in ambiti diversi.
In questo modo stimolerai il tuo pensiero creativo trovando soluzioni nuove ad un problema o trovando nuove possibili applicazioni di soluzioni già sperimentate in contesti diversi.
Lo sapevi che il raggio laser, che ad oggi ha innumerevoli applicazioni terapeutiche, è nato per scopi militari?
Se gli scienziati non l’avessero studiato in maniera “creativa” questo non sarebbe stato possibile!
Oppure potresti puntare direttamente alle eccellenze, ovvero osservare coloro che sono riusciti al meglio laddove tu trovi difficoltà.
Buona ricerca!!