L’importanza di scegliere.
Vivere nel dubbio e nell’incertezza è una modalità molto faticosa per l’essere umano.
Nel momento in cui ci comportiamo in un modo o diciamo cose che non corrispondono a ciò che siamo o che vogliamo veramente, si crea uno stato di tensione all’interno dell’organismo.
Il sottofondo del nostro stato d’animo diventa angosciante, pauroso e denso di sensi di colpa perchè si è venuto a creare una sorta di attrito interiore tra quello che si è, qundi quello che veramente il nostro IO profondo vuole e quello che invece poi facciamo.
E questo perchè non agiamo in maniera da accordare l’interno con l’esterno, ovvero quello che veramente vogliamo con quello che poi effettivamente facciamo o diciamo.
Questo può succedere per diverse ragioni, tutte accomunate da un’unica soluzione.
Le ragioni di tale incongruenza interna possono essere diverse: ci possono essere schemi di comportamento appresi all’interno dei valori del proprio contesto familiare; adottiamo i valori e il modo di fare della nostra famiglia senza chiederci se sono giuste o no per noi.
Un altra ragione può essere culturale: lo stesso adattamento può avvenire alle regole della società cui si appartiene; così come nel contesto familiare anche nella cultura di appartenza ci possono essere comportamenti e regole e modi di fare, dire e pensare a cui ci adattiamo e che ci fanno fare delle scelte che però non ci appartengono veramente.
L’importanza di scegliere.
Mangiare certi cibi, vestirsi in un certo modo, usare un tipo di linguaggio…tutte cose che siamo automaticamente portati ad adottare anche se in fondo, dentro di noi, non le consideriamo giuste per noi stessi.
Cos’hanno in comune queste due situazioni, che è poi anche la soluzione?
Non siamo in contatto profondo conn noi stessi.
Quando non siamo in contatto con noi stessi e quindi non facciamo, non portiamo avanti delle scelte che siano coerenti con quello che è il nostro sentire più vero e profondo, quello che ne scaturisce ci riporta all’attrito di cui parlavo sopra: l’essere continuamente indecisi, incerti, dubbiosi.
Non siamo mai certi di quale sia la cosa giusta da fare e solitamente dopo un inutile travaglio di pensieri e idee, finiamo per fare “come si è sempre fatto ” o “come fanno gli altri”.
Questo non è SCEGLIERE.
Inoltre potrebbero sorgere sensi di colpa, e il senso di colpa è proprio un campanellino d’allarme che ci racconta di una scelta che non è veramente in accordo con l’interno, una sorta di scelta forzata.
Poichè sentirsi in colpa nel comportarsi inn un certo modo, o nel dire determinate cose, o nel fare qualcosa non avrebbe senso se si trattasse di una cosa veramente in linea con la nostra volontà, e quindi, nel momento in cui scatta il senso di colpa siamo in presenza di questa contraddizione interna.
Questo campanellino d’allarme fatto di sensazioni psicofisiche sgradevoli , può essere utilizzato come uno strumento che ci permetta di stanare la nostra mancanza di coerenza e verità interna.
Se comprendo qualcosa, sarò in grado di venirne fuori e andare oltre. Se non la comprendo, non posso venirne fuori. La mente funziona così per tutti, non solo per te. Tu salti su e sostieni: ‘Questa cosa è sbagliata, non dovrebbe esistere dentro di me. Io non valgo nulla, questa relazione è sbagliata e anche questa cosa e quell’altra’. E così ti senti in colpa; l’energia va tutta nel senso di colpa. (Osho, Thisi is it!)
Ma se vuoi davvero lasciar cadere il senso di colpa, dovrai lasciar cadere le voci dei tuoi genitori dentro di te, le voci sacerdotali interiori. Dovrai liberarti dei tuoi genitori e del tuo condizionamento. La vita è stata in una tale trappola fino ad ora che anche un bambino piccolo inizia a sentirsi in colpa. Non siamo ancora stati in grado di sviluppare un’educazione che possa aiutare le persone a crescere senza sentirsi in colpa. E a meno che l’educazione non accada, l’uomo rimarrà malato, a disagio. (Osho “zen: Il sentiero del paradosso)
Se ti ritrovi nelle parole di questo articolo non esitare a contattarmi per uscire da tale disagio. Grazie per aver letto:)