
Quale è il linguaggio segreto del corpo?
Andiamo a fare chiarezza.
La voce che sentiamo nella testa, quei pensieri raccontati, siamo noi che parliamo a noi stessi, è la nostra voce che parla nella nostra lingua.
Questo non è difficile da comprendere, perché sul piano cognitivo (nella testa) ci stiamo spesso, direi tanto… troppo per alcuni.
Ci stiamo tanto sia per un fatto cultura, dato che nella cultura occidentale si da molto risalto alle capacità della nostra mente, al “potere” che questa ha; sia perché il dialogo interno comunica attraverso le parole appunto, quindi è facile da decodifica; a differenza del linguaggio segreto del corpo.
Per esempio se sento tristezza, mi dico “sono triste” , tutto chiaro, punto.
La connessione tra mente/pensieri e cuore/ emozioni è lineare.
Anche quella tra mente/pensieri e corpo/ sensazioni non è complicata. (Ovviamente in assenza di dissociazione)
Per esempio, ho dolore fisico alla schiena, mi dico “mi fa male la schiena”. Anche qui tutto chiaro. L’informazione è semplice da decodificare.
Quindi, ricapitolando, le mie emozioni e le mie percezioni fisiche trovano una definizione, un riconoscimento nella mia mente, che elabora, decodifica,
interpreta eventualmente le cause, e definisce con le parole cos’è, come si chiama quella cosa che sento o che provo.
Se non si è abbastanza in contatto con sé stessi può risultare invece difficile la comunicazione tra cuore/emozioni e corpo/sensazioni.
In altre parole le emozioni che diventano sensazioni fisiche o addirittura somatizzazioni non vengono comprese e quindi risultano spaventevoli.
Perché?
Perché la comunicazione emotiva del corpo non “parla” con le parole!
Ecco il linguaggio segreto del corpo!
Il linguaggio, per così dire, del corpo è fatto di sensazioni, percezioni interne, che arrivano per attirare la nostra attenzione su quella parte del corpo e “dirci” qualcosa di importante per noi.
Va da sé che se non comprendiamo questa comunicazione che non è fatta di parole, se non impariamo a decodifica il messaggio che il nostro corpo ci invia, succederanno essenzialmente due cose.
La prima è che ci spaventeranno le sensazioni “strane” perché non riusciamo a vederci un nesso, una motivazione logica, come per esempio in un attacco d’ansia.
La seconda è che, siccome il nostro corpo non smette di comunicare con noi per il nostro bene, se non capiamo un messaggio, il successivo sarà più”forte”, come dire… farà più rumore… come per esempio nell’attacco di panico.
Perché?
perché vuole sopravvivere, perché vuole stare bene, perché cerca l’equilibrio e il benessere, e non si arrende.
Perciò è importante riuscire ad avere una connessione profonda e sensibile con ogni aspetto di noi stessi, mente, cuore e corpo,
affinché il dialogo sia fluido e chiaro a noi stessi e ci permetta ai primissimi segnali di disagio, di rispondere in maniera adeguata.
Se vuoi imparare a conoscere il modo in cui il tuo corpo ti parla posso aiutarti, affinché la comprensione data dalla conoscenza di sé stessi sia piena .
Ricorda: ci sono due vie principali per evolvere, attraverso la conoscenza e attraverso l’esperienza dolorosa.